Split payment, Ance: pazienza finita. Fermare ingiustizia.


08 luglio 2020
Pronto il controrapporto Ance che smentisce i tempi dei rimborsi Iva comunicati dall'Italia alla Ue per avere via libera alla proroga della misura che sottrae ogni anno 2,5 miliardi di euro alle imprese
''Questa volta la misura è colma. La pazienza delle imprese è finita''. Dice senza mezzi termini il Presidente Ance Gabriele Buia alla notizia che il Consiglio Ue ha raggiunto l'accordo e si appresta a dare via libera alla richiesta di proroga dello split payment avanzata dall'Italia a dicembre. ''Si sta perpetrando un furto di liquidità alle imprese in un momento drammatico come questo per giunta sulla base di dati sbagliati sui tempi dei rimborsi'', spiega Buia che annuncia: ''Stiamo ultimando un nostro controrapporto che si basa sui dati reali forniti dalle imprese che presenteremo mercoledì al Ministro Gualtieri chiedendogli di fermare questa incredibile ingiustizia''.
I dati raccolti da Ance dimostrano infatti che siamo ben oltre la media dei 74 gg indicata dal Governo italiano. ''Questo conteggio è falsato perchè parte della richiesta di rimborso, cioè in media 3 mesi e mezzo dopo che le imprese non ricevono l'Iva. Quindi i 74 giorni sono solo un pezzo del tempo di attesa!'' Il che vuol dire che ''le imprese sono costrette il più delle volte ad attendere mesi e mesi prima di poter tornare in possesso di una importante liquidità''.
Lo Stato, d'altronde, ha tutti gli strumenti e i controlli necessari per colpire possibili evasori, come dimostrano anche i recenti dati positivi dell'Agenzia delle entrate sul recupero dell'evasione grazie alla fatturazione elettronica. ''Facciamo appello a tutto il Governo e alle forze politiche di maggioranza che peraltro, in gran parte, si sono pronunciate a favore della soppressione di questa misura iniqua di fermare la proroga''.

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