Position Paper congiunto sull


16 novembre 2012

Il settore delle costruzioni è, in Italia, uno tra i settori più colpiti dall'inaccettabile fenomeno dei ritardati pagamenti della Pubblica Amministrazione. Un fenomeno che determina una situazione di estrema sofferenza per le imprese che realizzano lavori pubblici ed estende i suoi effetti su tutta la filiera, creando i presupposti per l'insolvenza di migliaia di imprese.
La dimensione finanziaria dei ritardi di pagamento della P.A. nel settore dei lavori pubblici, infatti, ha raggiunto ormai i 19 miliardi di euro ed è in costante crescita. Non solo, aumentano anche i tempi di pagamento: in media, le imprese che realizzano lavori pubblici sono pagate dopo 7 mesi e le punte di ritardo superano ampiamente i 2 anni.
Questa situazione di estrema sofferenza nei pagamenti dei lavori pubblici è determinata, tra l'altro, da una legislazione nazionale inadeguata, che risulta essere tra le più penalizzanti d'Europa per le imprese. Le sanzioni previste per le Pubbliche Amministrazioni italiane in caso di ritardo di pagamento, infatti, sono molto inferiori a quelle applicate negli altri Paesi dell'Unione.
Da questo punto di vista, l'applicazione della nuova direttiva, e del relativo sistema sanzionatorio, al settore dei lavori pubblici rappresenta un elemento indispensabile.
Per dare un segnale di attenzione al problema dei ritardati pagamenti della P.A., com'è noto molto diffuso in Italia, il 31 ottobre 2012, il Governo italiano ha approvato un decreto legislativo di recepimento della nuova direttiva europea sui ritardati pagamenti.
Rispetto a questo provvedimento, le associazioni imprenditoriali del settore delle costruzioni (Ance, Anaepa-Confartigianato, Cna Costruzioni, Fiae-Casartigiani, Claai, Ancpl-Legacoop, Federlavoro e servizi-Confcooperative, Agci pl, Aniem e Federcostruzioni) hanno condiviso un Position Paper nel quale
- evidenziano la necessità di applicare subito la nuova direttiva europea sui ritardi di pagamento al settore dei lavori pubblici,
- ritengono che il provvedimento di recepimento si applica anche al settore dei lavori publici,
- e chiedono al Governo di chiarire, in modo inequivocabile, che l'ambito di applicazione del decreto legislativo approvato dal Consiglio dei Ministri include il settore dei lavori pubblici, per evitare problemi nella fase di applicazione.
In allegato è disponibile il Position Paper sottoscritto da Ance, Anaepa-Confartigianato, Cna Costruzioni, Fiae-Casartigiani, Claai, Ancpl-Legacoop, Federlavoro e servizi-Confcooperative, Agci pl, Aniem e Federcostruzioni.

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